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Zone a rischio: è assolutamente da evitare la "zona di esclusione" (province di Braghin e Khojniki, nel sud del Paese, vicine alla centrale di Chernobyl); 
Sono considerate zone a rischio, inoltre, la maggior parte delle regioni di Gomel e di Mogilev, nonchè la provincia di Luninets (regione di Brest).
Le zone in questione sono indicate nelle carte specializzate pubblicate in Belarus.


Avvertenze 
Si consiglia:
· di mantenere un livello di cautela e prudenza per evitare rapine e furti; 
· nei viaggi in treno non lasciare lo scompartimento senza che qualcuno sorvegli il bagaglio, e chiudere la porta dall'interno; 
· in caso di soggiorno in albergo o in appartamento, evitare di aprire la porta agli estranei; 
· non lasciare valori negli autoveicoli; 
· usare sempre taxi ufficiali per gli spostamenti nei centri urbani.
· evitare luoghi di eventuali manifestazioni. 

I voli destinati ad altri Paesi della CSI sono a volte soggetti ad annullamenti o a forti ritardi. Si consiglia, per quando possibile, di servirsi di voli internazionali diretti per i luoghi di destinazione. 

Si consiglia inoltre di registrare i dati relativi al viaggio che si intende effettuare nel sito: www.dovesiamonelmondo.it 

Normativa prevista per uso e/o spaccio di droga (leggere o pesanti): il possesso di stupefacenti per uso personale è punibile con pene varianti da 2 a 5 anni, mentre, qualora sia ravvisato il fine di lucro, la pena può arrivare fino a 15 anni di reclusione. 

Normativa prevista per abusi sessuali o violenze contro i minori: sono previste pene detentive fino a tre anni; in caso di violenza su minori si può essere condannati da cinque anni di reclusione fino alla pena di morte. Tali pene si applicano solo nel caso che il reo sia a conoscenza della minore età della parte lesa. Va ricordato che coloro che commettono all’estero reati contro i minori (abusi sessuali, sfruttamento, prostituzione) vengono perseguiti al loro rientro in Italia sulla base delle leggi in vigore nel nostro Paese. 

In caso di In caso di problemi con le autorità locali di Polizia (stato di fermo o arresto) si consiglia di informare l’Ambasciata o il Consolato italiano presente nel Paese per la necessaria assistenza.
Visto di ingresso: necessario, da richiedersi all'Ambasciata bielorussa in Roma, oppure presso un'altra Rappresentanza Diplomatica o Consolare della Repubblica di Belarus. E’ prevista anche la possibilità di richiedere il rilascio di un visto d'ingresso (per motivo di turismo, affari, transito) presso l’aeroporto internazionale "Minsk – 2", ma a condizioni specifiche per le quali si consiglia di contattare in anticipo l’Ambasciata della Repubblica di Belarus a Roma.
E' obbligatorio il visto di transito per il Belarus per tutti i cittadini stranieri in possesso di visto di altri Paesi della CSI che attraversano il territorio bielorusso per raggiungere il Paese di destinazione finale.
Il visto è sempre necessario per accedere in territorio bielorusso, qualunque sia il mezzo utilizzato o il punto di frontiera del Paese. Al momento dell’ingresso in Belarus è richiesta la compilazione e la presentazione della “Carta Migratoria”. La registrazione del soggiorno degli stranieri presso l'OVIR (Ufficio Visti e Permessi) è obbligatoria per gli stranieri che si trattengono in Belarus più di 48 ore. La registrazione in questione deve essere fatta nei primi tre giorni di permanenza. Per gli stranieri che risiedono in albergo, l'amministrazione dell'hotel si incarica degli adempimenti di registrazione dei propri ospiti stranieri.


Formalità valutarie e doganali: va sempre effettuata una dichiarazione doganale in entrata ed in uscita della valuta posseduta, ma solo se la somma supera l'equivalente di 10000 dollari in entrata e di 3000 dollari USA in uscita. E' indispensabile compilare con la massima precisione la “dichiarazione doganale” riguardante la valuta posseduta al momento dell'entrata nel Paese. In caso di mancata dichiarazione di somme particolarmente elevate, si incorre nel reato di contrabbando di valuta straniera che può comportare forti ammende, nonché pene detentive. È necessario, pertanto, conservare con cura la “dichiarazione doganale e le ricevute dei pagamenti, per non incorrere, al momento dell’ uscita dal Paese, nella confisca delle somme eccedenti non dichiarate.
Il rublo bielorusso è l’unica valuta di pagamento ammessa, con possibilità di convertire agevolmente euro e dollari presso i numerosi sportelli bancari e uffici di cambio presenti nella capitale. Diffuso, ma assai meno che in Italia, il pagamento con carta di credito, generalmente ammesso negli hotel e nei ristoranti di livello. Numerosi nella capitale gli sportelli bancari automatizzati.
La bielorussia e' un paese a due facce: da un lato una nazione che porta ancora i segni dell ex U.R.S.S. che ha pochissimo da offrire in termini di paesaggio e sopratutto di citta'...minsk ha 2 milioni di abitanti ma una volta che esci dal centro (e c'e' cmq pochissimo da vedere)e' uno squallore....per quanto riguarda i pro andando la come turisti e' la fine del mondo.....con pochi euro puoi passare le giornate a fare shopping nei pochi negozi occidentali, fare pranzo e cena fuori, andare in sauna e la sera in discoteca visto che 'C'E' UNA VITA NOTTURNA ESAGERATA...insomma per staccare minsk e' un paradiso ed essendo turisti,quindi con piu soldi si fa la vita da nababbi.....

mi ha molto sorpreso questa dualita' di un paese ancora ancorato a situazioni penose ma con una gioventu' veramente avanti in tutti i sensi, si vestono piu' alla moda di noi,sono paragonabili agli olandesi come apertura ecc ecc....

le donne sono uno spettacolo sembra che ci siano solo loro, non so scherzando c'e' una proporzione di 20 a 1 che diventa di 100 a 1 di sera nelle discoteche...adesso molti di voi pensera' che funzioni come in tutti gli altri paesi dell 'est vedi praga, dove scuci e cucchi...qua ce da tenere presente che chi esce (ristoranti e discoteche)sono quelle che se lo possono permettere e che quindi non cercano assolutamente i tuoi soldi...(pazzesco scene del tipo noi 6 in discoteca con 300 ragazze una piu bella dell altra oppure 10 ragazzi al ristorante attorniate da tavolate e tavolate i donne sole) la questione e che queste ragazze non sono mai state corteggiate per quanto belle, visto i buzzurri che hanno, quindi basta la dolcezza per farle innamorare.....

facendo un sommario la bielorussia offre veramente poco quindi non la consiglio assolutamente x un viaggio...(chi si vuole spostare magari anche a gomel o mogilev lasci perdere sono di una tristezza infinita)ma se doveste capitare li per lavoro (tanti stranieri ci stanno arrivando) o per magari qualche programma di adozione (ce ne sono un sacco) be sapete che potete divertirvi la sera a minsk.
A MINSK A SVETLOGORSK, PASSANDO PER JILIHOVO
Sceso dall’aereo e recuperati i bagagli, mi perdo in un lungo abbraccio con Katerina e suo padre, Ghennadi. Prendiamo il bus che ci porterà dall’aeroporto a Minsk in un’oretta di viaggio. La casa è molto piccola: un corridoio di un paio di metri, con il bagno alla sua destra, dove bisogna togliersi le scarpe, per non sporcare i tappeti che ricoprono il pavimento della sala da pranzo, una stanza abbastanza grande che comunica con la camera di Katerina e suo fratello Vitali, ora in Irlanda a lavorare. La cucina è un buco di 5 metri quadrati, con un frigorifero eternamente vuoto e un piccolo balcone che si affaccia su un vialetto alberato poco distante dalla fermata della metropolitana, Pushkinskaya. Ghennadi è un uomo robusto, onesto,dai lineamenti marcati, ma con la pelle un po’ afflosciata sulle guance rosse, i capelli neri con macchie di grigio qua e là e gli occhi piccoli, molto chiari, quasi grigi e luccicanti che tradiscono l’amarezza per una vita andata un po’a puttane. Lo ricordo nel mio cuore come una persona umile, semplice, onesta e dignitosa, a dispetto dei suoi bicchieri di vodka, che lo rendevano bambino e irresponsabile. Da 15 anni è divorziato con Aleksandra, ma questa è un’altra storia. Aleksandra è una bella donna, decisa, un’ingegnere dai capelli tinti biondo-platino, gli zigomi sporgenti, denti bianchi e occhi verdi di cristallo. Una donna che ha sofferto una triste giovinezza in una campagna di Minsk di 40 anni fa, tra fratelli alcolizzati, padre suicida e madre impazzita sotto i colpi di una vita dimenticata. Raissa è bassa, il naso lungo e un sorriso perenne che nasconde un’anima violentata da un pianto amaro.

In quel piccolo palazzo vivevano 6 famiglie, se ricordo bene, e tutti aspettavano di vedere l’italiano. Per me era molto imbarazzante e credo proprio che la mia timidezza sia stata fraintesa con un’apparente superbia. Ma non era così, perché io avevo un rispetto enorme per quella gente, vedendo in loro le sofferenze e le amarezze che anche noi italiani, in tempi non troppo lontani, abbiamo dovuto combattere e sopportare.
Il mio viaggio inizia da qui.

La via principale di Minsk è molto bella, i palazzi, del governo e non, sono nuovi, maestosi, imponenti, e sorvegliano i 17 km del corso principale, attraversati da BMW e Mercedes, con il loro sguardo solenne; le luci illuminano i tanti negozi lussuosi che scintillano lungo il corso: profumerie, gioiellerie, elettrodomestici, abbigliamento, gallerie d’arte, teatri…Una via. Purtroppo ci sono altre centomila strade a Minsk nascoste nell’ombra dell’oblio, avvolte nella nebbia e spezzate dal gelo. Strade sconnesse, strade misteriose, strade percorse da uomini e donne che non ridono mai, strade che puzzano di vodka